“1000 giorni” un convegno e una mostra immersiva coronano tre anni di impegno nella prevenzione al maltrattamento infantile.

Con una mostra immersiva abbiamo raccontato “Dipende Da Come Mi Abbracci”, il progetto di “Spazio Aperto Servizi” e “Fondazione Con i Bambini”.
La risposta ad un problema reale
L’arrivo di un bambino in famiglia può generare cambiamenti profondi e imprevedibili: abitudini, equilibri e dinamiche quotidiane vengono sconvolti, e con essi possono emergere preoccupazioni, ansie e tensioni. È proprio in queste pieghe che si insinua il maltrattamento infantile, una realtà molto più vicina di quello che si immagina, che non appartiene solo a contesti degradati o di emarginazione, ma è frutto della tempesta psicologica ed emotiva che una nuova nascita porta con sé.
Il progetto sociale
Dipende Da Come Mi Abbracci è un progetto nato dalla collaborazione di Spazio Aperto Servizi e Fondazione Con i Bambini, insieme ad altri partner istituzionali e del Terzo Settore, proprio per accompagnare le famiglie attraverso mille giorni, dal concepimento ai primissimi anni di vita del bambino, perché nessuno di senta più solo. Dopo tre anni di attività, il progetto ha avuto un impatto significativo sul territorio con 498 genitori e 408 bambini presi in carico, più di 1000 persone intercettate, 825 professionisti formati e 10 spazi di socialità aperti, aiutando numerose famiglie a costruire relazioni più sane e a gestire le difficoltà legate all’accoglienza di una nuova vita.
Il racconto di Being
Per celebrare l’intero percorso, giunto a conclusione, Being, forte della lunga esperienza nel settore del non profit, ha trasformato il convegno conclusivo nell’occasione per rivisitare storie ed immagini attraverso una mostra immersiva il cui nome evocativo, “1000 giorni”, richiama esattamente quella fase delicata dell’arrivo di un nuovo bambino in famiglia. Sei pannelli, ognuno con il racconto di una storia diversa e di una problematica differente che, attraverso pochi oggetti, hanno avuto il potere di rievocare ambientazioni e scenari per rendere ancora più suggestiva la narrazione. Ad impreziosire l’allestimento, l’utilizzo delle illustrazioni di Arianna Vairo tratte dal mazzo di carte “io sono qui”, uno strumento utilizzato dagli educatori durante gli incontri e i laboratori.
A corredo dell’iniziativa, durante il convegno è stato proiettato, inoltre, un video emozionale con la testimonianza delle famiglie che, grazie al progetto, hanno trovato un luogo sicuro in cui si sono sentite comprese e ascoltate.
CREDITS
Cliente: Spazio Aperto Servizi
Agenzia: Being | I Comunicatori del Non Profit
Progetto: Dipende da come mi abbracci
Creative Director: Veronica Maggi
Art Director: Antonello Monnini
Account Manager: Amy Soumahoro
Account Director: Federica Berton